Don Orione Fundraiser
Stamattina, alle ore 7 come da tradizione, chiude la festa della Guardia la Santa Messa di suffragio per tutti i benefattori defunti del Santuario.
Questa celebrazione, di primo mattino, fuori dal clima gioioso della festa, è un momento importante perché, come diceva Don Orione “I Vostri nomi, o Benefattori de’ miei orfani e de’ miei poveri, sono scritti a caratteri indelebili nel mio cuore”.
Don Orione si può definire un fundraiser ante litteram. In un’epoca in cui la raccolta fondi per le iniziative sociali per essere efficace si affida sempre più agli strumenti del marketing, analisi di mercato, raccolta di dati, comunicazione, riscopriamo nei piccoli gesti di Don Orione il grande valore della relazione personale con i benefattori.
Egli scriveva lettere, cartoline, si ricordava di eventi, malattie, nascite, matrimoni, si recava spesso in visita e si intratteneva in lunghe chiacchierate. Molti dei benefattori che hanno sostenuto i progetti caritativi di Don Orione non erano semplici finanziatori, ma amici, fratelli. Il vero scopo di Don Orione era di offrire ad essi l’opportunità di fare del bene perché, come insegna Gesù, il giudizio di Dio è di approvazione verso coloro che soccorrono il fratello bisognoso.
Anche nel momento di chiedere soldi per i suoi poveri, Don Orione non dimenticava di avere davanti una persona da guidare e accompagnare a Gesù, anche attraverso la carità.