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Don Orione, un dono presente

Don Orione, un dono presente

Al Teatro del Casinò Sanremo, Don Flavio Peloso ha ricordato il 75° anniversario della morte di Don Orione, insieme a Ernesto Olivero, del Sermig di Torino.

Il Superiore Generale ha raccontato la cronaca dell’addio di Don Orione,con il resoconto degli ultimi giorni che Don Orione ha vissuto a Sanremo, trascorsi in preghiera, nella scrittura di molte lettere e con alcuni momenti di ilarità e serenità. Molte persone sono intervenute dalla città, con una partecipazione attenta, commossa ed a tratti divertita nel cogliere l’umanità e la semplicità di Don Orione che, pur malato, trova ugualmente la forza di scherzare con i suoi confratelli.

Dalle prime ore del mattino del 13 marzo si realizza quanto dirà in quei giorni il Card. Schuster a Milano: “Quando passa un santo, vivo o morto, la gente lo riconosce e gli vanno dietro”. L’epifania di Don Orione, dice Don Flavio, una dimostrazione di affetto popolare che nessuno si aspettava così intensa e numerosa.

Ernesto Olivero, con la sua testimonianza delle attività del Sermig, a suo modo spiega l’amore che la gente ha per i santi: “c’è fame di Dio, ma la gente non sa cosa mangiare e spesso trova cristiani ingrugniti, tristi, privi di speranza”. Don Orione, con le sue parole e le sue opere, ha nutrito il mondo di speranza, di fede, di Dio.

Questi frutti li ritroviamo nelle parole dei partecipanti alla serata, che presto si potranno ascoltare dal sito in un breve collage video.

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